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Rawcliffe, Carole, "The seventh confortable work: charity and mortality in the medieval hospital", Medicina & Storia, anno III/6 (2003), 11-35.
- Resum
- La sepoltura dei defunti, e specialmente dei più indigenti, fu una pressante preoccupazione per tutti i cristiani in epoca medievale, tanto che l'ospedale si trovò ad essere designato al compimento di questo ufficio. Qui coloro che erano in fin di vita ricevevano la medicina spirituale della confessione, l'assoluzione, gli ultimi riti e la sepoltura, la quale assicurava loro un posto nella comunità cristiana garantendo la salvezza delle anime immortali. Una così pesante responsabilità si tradusse per gli ospedali in un oneroso impegno sia spazio-strutturale sia finanziario. Quest' ultimo poté essere controbilanciato dalle offerte elargite in occasione di elaborati funerali e commemorazioni dei personaggi abbienti. Preoccupati dalle fiamme del Purgatorio e ansiosi di ottenere le preghiere di intercessione dei malati poveri, questi uomini e donne più facoltosi esigevano sfarzosi apparati liturgici. Le loro richieste ebbero un drammatico effetto sulla progettazione, sull'organico e sulle funzioni dei più grandi ospedali europei. Molti furono ristrutturati dopo la peste per fornire spazi adeguati per rituali elaborati e per tombe, campanili, altari, cappelle sacre e chiostri nel coro. Anche i lebbrosari, che erano obbligati dalla legge canonica a fornire cimiteri separati, vennero coinvolti nell'espansione di questo mercato altamente munifico venendo in competizione con altre istituzioni religiose a loro volta preoccupate per la perdita di guadagni in un periodo di recessione economica.
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- Història de la medicina
Hospitals
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