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Paschetto, Eugenia, "La fisiognomica nell'enciclopedia delle scienze di Pietro d'Abano", Medioevo: Rivista di Storia della Filosofia Medievale, 11 [=Pietro d'Abano] (1985), 97-111.
- Resum
- Successiva alla traduzione del Principium sapientiae di Avenares e precedente alla compilazione delle sue opere maggiori, la Compilatio physionomiae (1295, cfr. ms. Paris, BNF, lat. 2598) rappresenta una tappa significativa nella produzione di Pietro d'Abano. In essa l'Aponense delineava il carattere scientifico della fisiognomica nella sua capacità di individuarne le cause remote (le influenze astrali: e di qui la necessità di conoscenza astronomiche e matematiche) e prossime (lo spirito innato o «virtus informativa») dei fenomeni soggetti all'indagine. Pur debitore delle sue fonti (in particolare il Liber Almansoris di Rasis tradotto da Gerardo da Cremona, il Secretum pseudoaristotelico, ed i Physiognomikà anch'essi pseudoaristotelici tradotti da Bartolomeo da Messina), Pietro si dimostra estremamente libero nella loro valutazione. Ciò è reso ancor più evidente dal raffronto con opere di analogo argomento assai diffuse al suo tempo, quali il De secretis naturae di Michele Scoto, il De metris physiognomicis di Egidio di Corbeilo l'anonimo Elegans est naturae cognitio.
- Matèries
- Fisiognomonia
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