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Hermes Trismegistus, Astrologica et divinatoria, cura et studio Gerrit Bos, Charles Burnett, Thérèse Charmasson, Paul Kunitzsch, Fabrizio Lelli, Paolo Lucentini, Turnhout, Brepols (Corpus Christianorum, Continuatio Mediaevalis, 144C / Hermes Latinus, IV.4), 2001, 454 pp., il.
- Resum
- Il volume Astrologica et divinatoria (Hermes Latinus IV.4), a cura di G. Bos, C. Burnett, T. Charmasson, P. Kunitzsch, F. Lelli e P. Lucentini, comprende scritti ermetici di astrologia, magia e divinazione. Il De stellis beibeniis è un breve trattato sulle 'stelle fisse' che risale a un originale greco, tradotto in Medio Persiano (Pahlavi) e poi in arabo: le due versioni arabo-latine conservate derivano da redazioni diverse. L'edizione comprende il testo arabo, la versione latina di Salio di Padova, la versione latina di Ugo di Santalla da un testo perduto di Messahalla, la recensione araba inclusa in un trattato di Albumasar e una versione arabo-ebraica (le ultime due accompagnate da una traduzione inglese). Il Liber de accidentibus è una raccolta di aforismi astrologici, che presentano una concreta esemplificazione degli effetti terrestri corrispondenti ai movimenti celesti, estratta dal celebre commentario di Haly Abenrudianus al Tetrabiblos di Tolomeo, volto in latino da Egidio di Parma per il re Alfonso X il Saggio. L'Antimaquis o Liber spiritualium operum Aristotelis è un'ampia parte che proviene da un fluido corpus arabo, costituito da testi con titoli e svolgimenti diversi, nel quale Aristotele rivela ad Alessandro Magno le conoscenze segrete di Ermete sul rapporto macrocosmo-microcosmo e sugli spiriti astrali, tradotta in latino forse nel secolo XII o XIII: l'edizione comprende anche un breve estratto latino e un frammento ebraico (con traduzione inglese). Due testi latini latini di scapulomanzia, divinazione operata attraverso l'esame delle scapole di animali, il Liber de spatula e il Liber alius de eadem, derivano da un frammento maghrebino e da un testo arabo attribuito ad al-Kindi che dichiara di seguire l'insegnamento di Ermete: l'edizione comprende il testo arabo (posteriore all'originale perduto) e le versioni latine. La Lectura geomantiae, composto probabilmente in latino, è il solo scritto di geomanzia.
- Matèries
- Astronomia i astrologia
Màgia - Endevinació Fonts Llatí
- Notes
- També publ. en microfitxes, a la sèrie Instrumenta lexicologica Latina, Ser. A, Formae, 134: 2003, ix + 35 pp. + 3 mf. (542 pp.).
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