| Darrera modificació: 2009-09-02Bases de dades: Sciència.cat
 Finoli, Anna Maria, "Aspetti didattici nei dizionari plurilingui del XVI secolo: l’Utilissimo Vocabulista", dins: Minerva, Nadia (ed.), Lessicologia e lessicografia nella storia degli insegnamenti linguistici: atti della seconda giornata di studio del CIRSIL (Bologna, 14-15 novembre 2003), Bolonya, CLUEB (Quaderni del CIRSIL, 2), 2006, pp. 111-122. 
ResumDizionari che si possono definire “pratici” comprende le opere, eredi alla lontana delle raccolte di glosse e dei manualetti bilingui di conversazione dei secoli che vedono l’affermarsi in Europa del particolarismo linguistico, e più direttamente dei bilingui del secolo XV, che sono destinate a vari strati di pubblico, mercanti, viaggiatori, artigiani, in genere a persone di cultura modesta, comunque non scolastica. In queste opere più marcata è l’impronta pedagogica. Storia di una di queste opere, l’Utilissimo Vocabolista, dell’editore Jacopo Mazzocchi (Roma 1510). Sua fonte è un dizionario bilingue italiano-tedesco eminentemente pratico-pedagogico, il Solennissimo Vocabulista edito da Stephan Plannck a Roma tra il 1479 e il 1493, uno dei numerosi rifacimenti dell’opera, pubblicata per la prima volta a Venezia nel 1477 da Adam von Rottwill, con il titolo Introito e porta, preceduta a sua volta da manualetti manoscritti, specie di appunti delle lezioni, della cui destinazione didattica “è documento all’interno stesso di essi” soprattutto nei dialoghi in cui si accenna a un “Maistro”, al “modo de insignar” e alla necessità di apprendere il tedesco “per amor del fondacho”.
MatèriesDiccionaris i enciclopèdiesLexicografia
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NotesVersió digital.
URLhttp://amsacta.cib.unibo.it/archive/00000958/01/Fin ...   |