| Darrera modificació: 2018-10-26Bases de dades: Sciència.cat
 Jacobelli, Maria Caterina, Il risus paschalis e il fondamento teologico del piacere sessuale, Brescia, Queriniana (Nuovi saggi Queriniana, 54), 1990, 158 pp. + 2 ff. de làm. 
ResumPer secoli, nei paesi di lingua tedesca, durante la liturgia pasquale, il sacerdote suscitava l'ilarità dei fedeli fischiando, giocando, danzando, dicendo e facendo vere e proprie sconcezze sull'altare. Lo si chiamava risus paschalis. Di fronte ad un fenomeno come questo, l'autrice si pone una domanda: è possibile che il risus paschalis fosse segno di una realtà sacra? Segno rimasto a livello popolare, appesantito da condizionamenti culturali, ma pur sempre segno di una realtà vera. La quale, non trovando spazio all'interno della chiesa “colta”, permaneva quasi sotterranea nel popolo di Dio e, come una possente radice che spezza la coltre d'asfalto che la ricopre, faceva spuntare una germoglio vivo e vitale. Compiendo una rigorosa analisi antropologico-religiosa, l'autrice dimostra che quegli usi – forse per noi sconcertanti, ma storicamente documentati – sono il segno di un apprezzamento non solo della corporeità umana in generale, ma addirittura del piacere sessuale e della sua dimensione teologica. Per Jacobelli quella realtà sacra è il fondamento teologico del piacere, e soprattutto del piacere sessuale.
MatèriesReligió - Teologia cristianaSexualitat
 Història de l'art
NotesInformació de l'editor  . |