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Crisciani, Chiara - Grassi, Onorato (eds.), Nutrire il corpo, nutrire l'anima nel Medioevo, Pisa, ETS (Philosophica, 191), 2017, 258 pp.
- Resum
- Anche quando si tratta di cibo, il Medioevo presenta aspetti assai interessanti, alcuni a noi ancora vicini, altri così remoti da risultare quasi esotici al nostro gusto. Di quell'epoca, prima della svolta colombiana e priva di molti ingredienti delle nostre moderne diete, conserviamo parole, prodotti, modi di cucinare, di cui spesso si ignora la provenienza. Noi italiani al mattino facciamo colazione, senza ricordarci del breve pasto serale dei monaci accompagnato dalla letture delle Collationes di Cassiano, come prescriveva la Regola di S. Benedetto; ci può capitare di gustare squisite pietanze, senza considerarle un atto di pietas, compiuto da chi offriva un cibo da dividersi in due; trascorriamo ore liete con dei buoni compagni (cum pane, chi condivideva lo stesso cibo); cuciniamo uova a la coque (affogate in aqua cocta), assaggiamo la ricotta (il recottum lac in uso a Cluny). Si beve la birra, della cui invenzione raramente si ringraziano i ‘barbari' con la loro cervogia e i monaci benedettini; e ci si rallegra col vino, di cui c'era bisogno anche per la Messa, e perciò la coltivazione della vite si diffuse anche molto a nord; usiamo ancora le spezie e le erbe aromatiche, molto apprezzate nel Medioevo e usate anche per la cura dei malati. Può anche capitare, in qualche regione, di assaggiare dei mostaccioli simili a quelli che Jacopa dei Settesoli portò a Francesco, poco prima della sua morte, e possiamo mangiare focacce (gli sformati posti sotto la cenere del focus), torte (pane tondo) e grissini (da gresa, grasso). Particolarmente rilevante è poi il valore e il significato che il nutrimento, e ciò che intorno ad esso si è stratificato – dal gusto al digiuno, dalle opere di misericordia a specifici peccati, dal ruolo materiale del cibo a quello simbolico, dalla cura del corpo alle necessità dell'anima, dall'inventiva culinaria alla disciplina delle diete – ha avuto nel pensiero medievale cristiano. Alcuni fra gli scritti, le riflessioni, le discussioni che, intorno al cibo e al nutrimento, si sono sviluppati in quella cultura, sono presentati in questo volume.
Indice:
* Crisciani - Grassi (2017), "Introduzione" · 7-13
* Umberto Eco / Il cibo e la fame nel Medioevo · 15
* Massimo Montanari / Il gusto del cibo tra realtà e metafora · 31
* Nicoud (2017), "Nutrirsi secondo i medici ..." · 41-68
* Silvana Vecchio / Cibo e peccato nella cultura medievale: dalla gola alla curiositas · 69
* Giovanni Paolo Maggioni / Il cibo dei santi: testi esemplari nella letteratura agiografica medievale · 85
* Giulio d'Onofrio / Il pane caldo: nutrimenti per lo spirito nel Medioevo pre-aristotelico · 113
* Pereira (2017), "Cibo e misura, salute e salvezza ..." · 153-179
* Alessandro Ghisalberti / Il logos tra corpo e spirito in Tommaso d'Aquino · 181
* Gianfranco Fioravanti / Il pane degli angeli nel Convivio di Dante · 191
* Marta Cristiani / Assaporare la vita: le nourritures terrestres del Decameron di Giovanni Boccaccio · 201
* Alessandra Beccarisi / La metafora del cibo in Meister Eckhart · 215
* Valeria Sorge / Sonno e sogni in Agostino Nifo · 225
* Indice dei nomi · 245
* Indice dei manoscritti · 255
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