Darrera modificació: 2013-03-02 Bases de dades: Sciència.cat
Sannino, Antonella, Il De mirabilibus mundi tra tradizione magica e filosofia naturale, Florència, SISMEL - Edizioni del Galluzzo (Micrologus' Library, 41), 2011, xii + 179 pp.
- Resum
- Il De mirabilibus mundi ebbe ampia fortuna nella prima Età Umanistica e durante tutto il Rinascimento, grazie alla circolazione congiunta al Liber de virtutibus herbarum, lapidum et animalium (Liber aggregationis, edito da I. Draelants in questa stessa serie, 22) e all'attribuzione ad Alberto Magno. Di quest'opera si propone qui l'edizione, che restituisce un testo in parte dissimile da quello tramandato dalle stampe antiche in volgarizzamenti, e un'analisi della struttura, della dottrina e delle fonti. La confluenza di numerosi experimenta desunti dal Liber Aneguemis minor, dal Liber ignium e in misura minore dalle Kiranides, e la presenza di dottrine affini a quelle espresse nel Picatrix caratterizzano il testo come qualcosa di assai diverso rispetto a un semplice adattamento latino della magia organica pseudo-platonica o un centone di scritti disordinati. L'anonimo autore elabora una prospettiva teorica sulla natura e sull'uomo non riconducibile esclusivamente a nessuna delle fonti della tradizione greca, siriaca, araba, perché essa è quasi del tutto epurata da elementi dottrinali eterodossi, quali il culto astrolatrico e demoniaco. Il De mirabilibus s'inscrive così nel dibattito medievale sul Quid sit magia, manifestando un esplicito orientamento per la magia astrale e proponendo soluzioni che avranno grande recezione in epoca rinascimentale.
- Matèries
- Màgia - Màgia natural
Màgia - Màgia astrològica Fonts Edició Llatí
- Notes
- Fitxa de l'editor: http://www.sismel.it/tidetails.asp?hdntiid=1234
|